Il 20 dicembre 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva dichiarato l’anno appena trascorso, il 2016, l’anno internazionale dei legumi, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici nutrizionali di questi alimenti e sulla produzione di cibo sostenibile, ma anche di aumentarne la produzione e utilizzare al meglio la rotazione delle colture.

 

I legumi fanno parte da sempre della tradizione alimentare in tutto il mondo, dalla nostra italianissima pasta e fagioli, all’hummus di ceci dei paesi magrebini, al riso e fagioli che ha sfamato il sudamerica. Sono sempre stati chiamati la carne dei poveri, che non potendo accedere alle proteine nobili di un cibo troppo costoso, assumevano tramite i legumi i nutrienti necessari.

 

Andamento del consumo di legumi
Oggi i legumi, grazie all’iniziativa della FAO, ma grazie anche ad una maggiore sensibilità personale al benessere animale, all’ambiente ed alla salute, vengono riscoperti e maggiormente valorizzati. È un dato di fatto che, in tutto il mondo, sono in crescita le persone che scelgono di passare ad una alimentazione che predilige le proteine di origine vegetale, in cui i legumi trovano ampio spazio.

 

Durante l’anno appena trascorso l’ONU, tramite la collaborazione della FAO, ha moltiplicato le iniziative di informazione sui benefici dei legumi in tutto il mondo per avvicinare i consumatori a questo tipo di alimenti, incentivare gli agricoltori a dargli maggior spazio e aiutare i ristoratori a proporre ricette gustose ed interessanti da proporre alla loro clientela. Un lavoro incessante di sensibilizzazione, scolarizzazione, sostegno, informazione e diffusione che ha attraversato tutti i continenti. E i cui risultati effettivi si vedranno nel prossimo futuro. Ma possiamo già dire che il trend è in crescita.

 

In Italia, ad esempio, dagli anni ’60 in poi, la produzione di legumi è sempre stata in calo. Oggi però, il consumo è in netto aumento, e dobbiamo quindi dipendere dall’estero per soddisfare le richieste dei consumatori. È probabile quindi, che nei prossimi anni anche la nostra produzione interna crescerà, magari prediligendo alcune specie di legumi tipiche del nostro territorio. E anche i carnivorissimi Stati Uniti hanno registrato un notevole incremento nel consumo di legumi. Obiettivo raggiunto, quindi? Non ancora, ma le premesse fanno ben sperare. Per maggiori informazioni consulta: www.fao.org/pulses-2016/it/