Il termine “eco-turismo” coniato dall’architetto messicano Hector Cabellos-Lascurain, ha assunto diversi significati nel tempo. Se inizialmente era sinonimo di “viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate o incontaminate con lo specifico obiettivo di studiare, ammirare e apprezzare lo scenario, le sue piante e animali selvaggi”, oggi è principalmente utilizzato per indicare chi compie un viaggio responsabile e ridotto impatto ambientale.

 

Ecco cosa si intende oggi per eco-turismo, che rappresenta una scelta sempre più condivisa. Perché? Chi compie questo tipo di scelta, che è in realtà un insieme di molte scelte, trae beneficio dalla consapevolezza di aver impegnato il proprio tempo (e i propri risparmi) nel modo migliore per se stessi e per gli altri. Viaggiare responsabilmente infatti diventa un’esperienza a 360 gradi, in cui i turisti diventano viaggiatori a tutti gli effetti, contribuendo a creare valore nei luoghi che visitano attraverso una scelta consapevole.

 

Ci sono alcuni accorgimenti da seguire per realizzare un viaggio di questo tipo, preferendolo alle opzioni offerte dal turismo di massa. Una delle prime regole da osservare per un viaggio a impatto zero è optare per mezzi di trasporto più ecologici per organizzare i propri spostamenti. Non tutti hanno ancora a disposizione un’auto elettrica, ma niente paura, è possibile optare per il car sharing.

In alternativa si può optare per i cari vecchi treni, che adesso prevedono uno spazio che ospita a sua volta un altro mezzo molto “green”: la bicicletta. Grazie alla combinazione “ecologicamente vincente” bicicletta più treno, è possibile sfidare anche le condizioni meteo più avverse e optare comunque per un viaggio sostenibile. Per essere realmente “green” c’è una cosa da evitare più di tutte: l’aereo. Questo infatti è il mezzo di trasporto più inquinante.

 

Per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio in sé, esistono sempre maggiori risorse online a disposizione del viaggiatore eco-sostenibile. Organizzate tutto con calma e cercate il confronto con amici o conoscenti che hanno più esperienza. Prima di partire dedicatevi a scoprire i luoghi che visiterete con le loro tradizioni locali, usi e modi di fare e, non meno importante, cercate di farvi un quadro generale anche della situazione economica e politica. Tra i portali italiani spicca Ecobnb, che aggrega le strutture che rispettano le pratiche migliori per l’ambiente assieme a numerose offerte e pacchetti promozionali.

 

Se non si dispone del tempo di organizzare da soli il proprio viaggio, l’ideale è affidarsi a un tour operator responsabile, accertandosi che le politiche interne siano eco-sostenibili e che l’hotel in cui si soggiornerà rispetti poi le premesse. Chiedete direttamente all’agenzia o al tour operator quali sono le strategie adottate per ridurre al minimo l’impatto ambientale e per sostenere la popolazione locale ed evitate quando possibile i pacchetti vacanza “all inclusive”, perché spesso impediscono alle popolazioni locali di beneficiare dei proventi turistici.

 

E una volta giunti a destinazione? Lasciatevi coinvolgere (e in alcuni casi trascinare) dagli usi e dalle consuetudini degli abitanti dei luoghi che visitate, acquistando prodotti locali invece delle merci provenienti da altri Paesi, utilizzando i mezzi pubblici. L’unico vero requisito per viaggiare eco-sostenibile è la curiosità.

 

Infine come viaggiare eco-sostenibile e vivere un’esperienza rilassante? L’importante è essere pazienti: essere curiosi e darsi il tempo di capire abitudini che non fanno parte del proprio modo di vivere senza pretendere di avere tutte le risposte, cercando di adattarsi gradualmente allo stile di vita locale.