Andare con la mente agli anni ’70, significa pensare alla cultura flower power con gli hippie riconoscibili per i capelli lunghi, i jeans a zampa di elefante, l’amore libero e il fantastico van Volkswagen. Il monovolume spartano ma assolutamente comodo, riconoscibile grazie al simpatico muso con i due fanali e il marchio della casata automobilistica.
Nel 1949 il van era stato presentato ufficialmente con il nome di Bulli, ma è passato alla storia con il nome di Transporter. Ultimamente si è ritornato a parlare di lui perché questo mezzo verrà completamente re-inventato e pensato in maniera più green, per renderlo ancora più hippie. Un prototipo è stato presentato al salone di Detroit e di Ginevra e sarà disponibile dal 2022, completamente elettrico e dotato di Autopilot. Tutto questo grazie alle nuove scoperte tecnologiche: il van avrà un’autonomia di 600 chilometri, si ricarica in meno di un’ora e grazie alla potenza totale di 275 kW, è in grado di fare da 0 a 100 chilometri all’ora in meno di 5 secondi. Sarà poi provvisto di propulsori elettrici che consentirà al mezzo di diventare un 4×4 capace di percorrere qualsiasi terreno.
L’estetica sarà modificata, e rispetto al suo predecessore questo nuovo modello avrà linee più futuristiche e arrotondate, lasciando intatte la sua robustezza e lo spirito di libertà che comunica. All’interno del Bulli 2.0 il volante si ritrae automaticamente, così da poter girare il sedile del guidatore di 180 gradi e formare un salottino. Per entrare, non c’è bisogno di girare la chiave, ma sarà sufficiente avere in tasca un transponder, una carta digitale che memorizza la regolazione dei sedili, le compilation musicali preferite e la climatizzazione desiderata. Gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti da display e sulla plancia dei comandi sarà inserito un tablet. Inoltre le informazioni utili alla guida saranno proiettate direttamente sul parabrezza così il guidatore da non dover distogliere gli occhi dalla strada.
Insomma, il nuovo van Volkswagen rappresenterà un connubio perfetto, che guarda al futuro senza dimenticarsi del passato.