Londra si avvia ad essere una delle città più green del panorama europeo, il sindaco di Londra, Sadiq Khan, sta attuando un piano a favore della sostenibilità della capitale inglese.
Il suo obiettivo è quello di eliminare gli spostamenti in auto che bloccano ogni giorno la città (si parla di circa 3 milioni di auto) ed incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, o della bicicletta. In questa maniera spera di garantire una Londra più pulita, più verde e più sana. Il progetto di sostenibilità nato in collaborazione con Transport for London, l’agenzia di mobilità londinese, si è posta un traguardo: entro il 2041, l’80% degli spostamenti londinesi non devono avvenire con l’auto privata.
Il sindaco di Londra quindi prosegue la linea in favore della sostenibilità del suo predecessore, Boris Johnson, che diede vita alle Cycle Superhighways, le strade dedicate solamente al trasporto su due ruote in tutta sicurezza, e l’aumento del bike sharing. Introducendo queste novità, si è stimato che già il 64% dei cittadini ha preferito spostarsi con mezzi pubblici o a due ruote, per questo è abbastanza probabile che si riesca a raggiungere l’obiettivo che Londra si è fissata nel 2041. Il sindaco in carica ha inoltre pensato di non prevedere parcheggi nelle nuove aree di sviluppo urbano, e per disincentivare maggiormente gli automobilisti, sta considerando l’idea di proporre di pagare una tariffa su base chilometrica.
Secondo Khan “Dobbiamo far sì che non usare l’automobile sia la scelta più conveniente, più sicura e più comoda per i londinesi. Questo è fondamentale, non solo per affrontare l’intasamento delle nostre strade, ma anche per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la salute di tutti i londinesi”. Londra è in continua crescita demografica per cui al motto di “A City For All Londoners” continuerà a portare migliorie alla città in favore della sostenibilità, perché è convinto che una crescita del genere non solo migliorerà la vita delle persone, ma sarà un ottimo input per l’economia, che porterà benefici a tutto il Regno Unito.