State per comprare casa o volete conoscere la reale situazione dell’abitazione in termini di efficienza energetica? Questa breve guida alle classi energetiche vi fornirà tutti gli elementi utili per districarvi nel mondo dell’energia globale. Lo sapevate, per esempio, che la riduzione delle emissioni di gas nocivi è fortemente legata ai settori abitativi? Si stima che incidano per un 38-40%, per questo le normative richiedono adeguamenti e il rilascio del certificato attestante la classe energetica.
Ecco allora le 7 lettere dell’alfabeto da non dimenticare per conoscere tutte le classi energetiche:
• A, A+ (A1/A2/A3/A4)
• B
• C
• D
• E
• F
• G
1) Classe A
È in assoluto la migliore delle classi energetiche, che segnala la qualità più elevata. Per attribuire questo parametro viene effettuato un iniziale rilevamento basato sul consumo energetico. Più precisamente su quale combustibile si utilizza ogni anno, rapportato per metro quadro di tutta la superficie abitativa da riscaldare. Vi sono specifici, calcoli e parametri che andranno poi a stabilire meglio se la classe energetica di assegnazione è la A, o la A1, A2, A3 o A4. Più alto è il numero, migliore è la performance energetica. Conosciamo i parametri standard:
• esposizione
• sfruttamento delle risorse naturali
• orientamento della casa
In fase di costruzione si studiano i dettagli soprattutto per questi tre aspetti, ecco perché le nuove case sono tutte categorizzate nelle classi energetiche A+.
2) Classe B
Un’abitazione per la quale viene rilasciato un certificato di classe energetica B è certamente un luogo che necessita di circa 50 kWh per ogni metro quadro. Stiamo parlando di un consumo energetico pari a 5 metri cubi di gas, moltiplicati per i metri quadri, o utilizzando lo stesso calcolo ma si moltiplica per 5 litri circa di gasolio.
3) Classe C
In questa tipologia si parla già di consumi che ruotano intorno a cifre tra 50 e 70 kilowattora, sempre per metro quadro l’anno. Questo è equivalente a un consumo annuo che tocca i 7 litri di gasolio.
4) Classe D
Gli immobili che rientrano nelle classi energetiche D non sono proprio in uno stato di tragicità ma poco ci manca. Infatti, fino alla classe C si rientra almeno nelle moderne normative circa le prestazioni di efficienza auspicata, la cosiddetta EpH. Qui, invece, iniziamo ad aggirarci sui 100 kilowattora per metro quadro annuo.
5) Classe E
Questo tipo di abitazione presenta un muro esterno di sicuro non idoneo a qualsiasi tipo di condizione climatica a cui è esposto. I passaggi di calore saranno spropositati e di conseguenza le perdite energetiche sono influenzate da questo fattore sia d’inverno sia d’estate.
6) Classe F
Le performance scendono ancora: siamo fino a 160 kilowattora per metro quadro annuo, quasi 15 litri di gasolio per metro quadro. Solo pensando a una casa in classe A siamo di fronte a un’immobile con uno spreco pari a 3 volte tanto.
7) Classe G
Immobili categorizzati con classi energetiche G sono di vecchissima costruzione, non isolati e con impianti a scarsa efficienza energetica.
Ora che questa guida alle classi energetiche vi ha aiutato a conoscerle più da vicino, se volete intervenire sul vostro immobile, potreste pensare a varie soluzioni.
Una sostituzione della caldaia, o degli infissi, approcciare al mondo delle fonti rinnovabili o coibentare le pareti. Tecnici esperti potrebbero farvi scalare qualche classe energetica contribuendo al vero “risparmio energetico”.