La più grande controversia sulle biotecnologie impiegate a servizio dell’agricoltura riguarda le alterazioni genetiche e ciò che ne deriva: gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati). Il dibattito sui vantaggi e gli svantaggi degli OGM è iniziato quasi 15 anni fa e continua ancora oggi senza mostrare segni di cedimento. Vista l’enfasi posta sulla modifica genetica, poca ne è stata riservata ad altre biotecnologie. Capiamo meglio assieme questo complesso mondo.

 

 

Cosa sono davvero gli OGM?
Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un organismo in cui uno o più geni (chiamati transgeni) sono stati introdotti nel suo materiale genetico da un altro organismo utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante. Ad esempio, i geni possono provenire da un regno diverso (ad esempio da un batterio ad una pianta) o una specie diverse all’interno dello stesso regno (per esempio da una specie vegetale all’altra).

 

A cosa servono?
In primo luogo, nonostante quello che a volte viene detto, non abbiamo bisogno di OGM per risolvere l’attuale problema della fame nel mondo. C’è abbastanza cibo per tutti, ma milioni di persone sono povere o semplicemente non hanno i soldi per comprare il cibo – è per questo che l’accesso al cibo è un problema importante.

 

Perché se ne parla tanto?
Nonostante la modificazione genetica possa essere un supporto per aumentare la produzione e la produttività e contribuire così alla sicurezza alimentare, è concreta la preoccupazione per i potenziali rischi che gli OGM pongono per quanto riguarda gli effetti sulla salute umana, animale e per l’ambiente. Per questo organismi internazionali come la FAO sottolineano la necessità di valutare attentamente i potenziali benefici e i possibili rischi connessi all’applicazione delle moderne tecnologie per aumentare la produttività vegetale e animale e la relativa produzione e commercializzazione.

 

Qual è il rapporto tra modifiche genetiche e altre biotecnologie agricole?
Il dibattito ha portato le altre biotecnologie ad essere trascurate, probabilmente influendo sullo sviluppo e sulle relative applicazioni. Se negli anni scorsi la modificazione genetica e gli OGM sono stati al centro del dibattito, troppa poca attenzione è stata riservata ai potenziali vantaggi delle altre biotecnologie e il ruolo positivo che possono svolgere per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile ad esempio nei paesi in via di sviluppo.

Queste biotecnologie variano molto: da alcune relativamente ‘low-tech’ (come biofertilizzanti, biopesticidi, la fermentazione e l’uso di bioreattori nella trasformazione alimentare) a quelli che sono più ‘high-tech’ (come l’uso di reazione a catena della polimerasi (PCR) metodologie basate per la diagnosi della malattia)

Una caratteristica importante che tutti hanno in comune è che, a differenza degli OGM, le biotecnologie e gli eventuali due prodotti che ne derivano, normalmente non richiedono alcuna approvazione normativa specifica, il che significa che possono essere rapidamente adottati dagli agricoltori, con costi di impianto relativamente bassi.

 

Le biotecnologie agricole possono aiutare la biodiversità?
Alcune biotecnologie agricole possono aiutare a caratterizzare, conservare e utilizzare le risorse genetiche dei raccolti, forestali, acquatici e sono utilizzate, proprio a questo scopo, sia nei paesi avanzati sia in quelli in via di sviluppo. La caratterizzazione è necessaria per identificare e dare priorità alle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. In aggiunta alle caratteristiche come i loro fenotipi, le dimensioni della popolazione di un dato luogo e la distribuzione geografica, le risorse genetiche possono essere “caratterizzate” grazie alle biotecnologie come marcatori molecolari che rivelano differenze a livello del DNA che non sono influenzati dall’ambiente.
La biodiversità agricola può essere conservata e protetta utilizzando biotecnologie quali la crioconservazione (vale a dire conservando materiale genetico, come i semi, a bassissime temperature) e stoccaggio in vitro a crescita lenta (dove tessuti sterili/piantine di colture o alberi sono coltivate su gel nutrienti). Le risorse genetiche sono la materia prima per lo sviluppo agricolo e il loro uso sostenibile è fondamentale per la sicurezza alimentare globale. Le biotecnologie sono sempre più utilizzate per valorizzare le risorse genetiche, ad esempio mediante l’uso di metodi immunologici per lo screening patogeno e la diagnostica delle malattie per migliorare il controllo che possiamo esercitare sulle piante.

 

Qual è la posizione degli organismi di controllo?
La responsabilità di formulare politiche e prendere decisioni in merito agli OGM spetta ai singoli Paesi. Organismi internazionali “a tutela” come ad esempio, la FAO, non possono prendere posizioni ufficiali sullo sviluppo, i test o rilasci commerciali degli OGM in ogni specifico Paese.